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Localizzazione Software e Pannelli Operatore HMI di Macchinari Industriali

Perché non Basta Tradurre, ma è Necessario Localizzare?

Fino a una ventina di anni fa era relativamente semplice tradurre le interfacce di comando dei macchinari industriali. Le funzioni principali erano controllate da pulsanti e selettori, e gli stati operativi erano indicati tramite spie luminose. Allarmi e messaggi scorrevano su display di testo alfanumerici.

Era sufficiente tradurre i listati degli allarmi e gli schemi delle pulsantiere, che servivano per serigrafare le targhette dei pulsanti e dei selettori.

Parliamo pur sempre di un lavoro da traduttori professionisti, in grado di comprendere terminologia specifica del settore manifatturiero e riprodurla nella lingua degli utilizzatori. Niente di comune per un’agenzia di traduzioni, ma niente di speciale per esperti in meccanica e automazione industriale.

Ma non era semplice per un operatore e per un manutentore comprendere al volo lo stato operativo del macchinario, individuare funzionamenti non ottimali e correggere in corsa le impostazioni della lavorazione.

Per questo, colossi dell’automazione come Siemens e Fanuc hanno introdotto i primi pannelli operatore in grado di visualizzare graficamente gli stati del macchinario. Per comandare il macchinario su questo tipo di pannelli, l’operatore doveva premere i tasti a fianco delle varie schermate. Meglio di prima, ma non ancora ottimale.

Poi finalmente sono arrivati i pannelli operatore touch screen. Comprendere e controllare il macchinario è diventato semplice come navigare in un sito internet. Ma se gli utilizzatori si sono semplificati la vita, i traduttori se la sono decisamente complicata. Tradurre… pardon: localizzare queste interfacce HMI è diventato molto complicato.

Per comprenderne il motivo, dobbiamo prendere in considerazione tutto il processo di generazione di HMI multilingua.

Dopo aver progettato tutta l’automazione e aver distribuito i comandi e le visualizzazioni all’interno delle varie schermate in italiano, il softwarista estrae tutte le scritte del pannello (comandi, allarmi, ecc..) in uno o più file di interscambio in formato CSV, XLS o TXT. Una volta ricevuti i file tradotti, li reimporta nel software del pannello e magicamente tutte le schermate risultano disponibili anche nella lingua degli utilizzatori. Quando accadrà un allarme, l’HMI lo visualizzerà in modo corretto.

Ma non sempre il software del pannello è in grado di produrre le schermate così come si aspettano i tecnici collaudatori della tua azienda. E nel peggiore dei casi potrebbero non accorgersene subito, ma solo dopo la consegna del macchinario al cliente straniero.

Ad esempio, il software del pannello potrebbe non riconoscere i file di interscambio per via di uno più errori nei codici di riferimento, che non devono mai essere modificati. Se succede questo, il softwarista non riesce ad importarli e addio schermate in lingua.

Ma anche se riesce ad importarli correttamente, il risultato potrebbe non essere quello desiderato. Ad esempio, alcune scritte potrebbero essere troncate e risultare incomprensibili.

Oppure le scritte effettivamente visualizzate sul pannello HMI potrebbero essere diverse da quelle indicate nel relativo manuale di istruzioni.

Questo può succedere perché il pannello operatore non è linguisticamente neutro come un’apparecchiatura hardware. È un prodotto multilingua: una volta selezionata la lingua, tutte le scritte vengono visualizzate in quella specifica lingua.

Ad esempio, la versione in inglese delle istruzioni del pannello deve contenere esattamente la scritta in inglese del parametro “velocità”. Se sul pannello questo parametro si chiama “speed” (che in inglese indica il valore assoluto della velocità), sul manuale non si può fare riferimento al parametro “velocity” (che in inglese significa il vettore velocità). A prescindere di quale sia la traduzione corretta, questa deve comparire in modo coerente sia sul pannello che sulle relative istruzioni.

Purtroppo, nel corso della nostra lunga esperienza abbiamo riscontrato che questo inconveniente accade molto spesso. Come conseguenza, gli utilizzatori non riescono a individuare correttamente il significato di alcuni parametri e potrebbero impostare il macchinario in modo errato. Così il manuale diventa inutile sia come ausilio alla conduzione del macchinario, sia come presidio di sicurezza contro gli infortuni.

Questi problemi accadono perché chi ha gestito la traduzione ignora più o meno consapevolmente questo processo e le implicazioni che ne derivano.

Dal punto di vista delle agenzie di traduzione, ovviamente, tradurre il software dell’automazione del macchinario non è niente di speciale. Si tratta semplicemente dell’ennesimo tipo di documento da conteggiare, inviare al traduttore e formattare come l’originale. Anzi no: visto che questi file sono privi di layout grafico non c’è nulla da formattare. Un passaggio in meno verso la consegna e la fatturazione. Se poi il file “tradotto” non dialoga con il pannello operatore o produce schermate inutilizzabili, perché prendersela con le agenzie? Hanno semplicemente tradotto il file come era stato loro richiesto e niente di più. La loro responsabilità termina lì.

Se invece ti rivolgi a noi, la responsabilità che ci assumiamo nei confronti della tua va molto oltre.

Potendo contare sulla collaborazione di tecnici esperti in meccanica e automazione industriale, abbiamo studiato il meccanismo di tutti i tipi di pannello operatore. Abbiamo ideato strutture in grado di decodificare i testi dai vari tipi di formato di interscambio generati e dai diversi produttori di sistemi automazione come Siemens, Fanuc, Gefran e Honeywell. Abbiamo preso le dovute misure per garantire che il software del pannello importi e interpreti correttamente il file di interscambio.

Abbiamo ideato e testato il metodo beDigital® per garantire che il pannello operatore venga sempre localizzato in modo appropriato. Questo significa che l’operatore e il manutentore dei tuoi macchinari industriali può comprendere le funzioni come se l’interfaccia fosse stata progettata direttamente nella sua lingua.

Abbiamo infine inserito il metodo all’interno del nostro sistema di gestione della qualità, certificato dal TUV, l’organismo di accreditamento più autorevole al mondo.

Solo in questo modo possiamo far veramente comprendere l’automazione dei tuoi macchinari tuoi clienti in tutto il mondo.

Il nostro metodo beDigital® si basa su 7 passaggi fondamentali:

Decodifichiamo i file di interscambio per evitare problemi di importazione

Se il pannello non riesce ad interpretare correttamente il file di interscambio, può essere troppo tardi per intervenire, perché a questo punto non è affatto semplice individuare l’errore e ripararlo.

È molto meglio risolvere il problema a monte come primo passaggio.

Dopo aver studiato il modo in cui i principali fornitori di automazione codificano i file di interscambio, abbiamo sviluppato diversi template per decodificare ognuno di loro nel modo più opportuno.

In questo modo, i codici che non devono essere modificati non arrivano neanche al traduttore.

Come ultimo passaggio, riprocessiamo i testi in lingua tramite i template, che ricodificano i file nel formato originale.

In questo modo i collaudatori possono reimportare i file di interscambio nel software del pannello a botta sicura, senza imprevisti.

Ti facciamo risparmiare il massimo dalle traduzioni già effettuate, in completa trasparenza

Già nella traduzione del primo pannello operatore creiamo le TM, le memorie di traduzioni che conterrà tutte le traduzioni svolte dai nostri traduttori in ogni lingua, e le manteniamo aggiornate ed efficienti.

A partire dalla seconda HMI in poi, analizziamo il testo e lo confrontiamo con la memoria di traduzione apposita, in modo da recuperare tutti i paragrafi già tradotti già tradotti nella lingua richiesta. Te ne diamo evidenza, e conteggiamo solo i paragrafi nuovi.

Se e quando deciderai di acquisire la tecnologia CAT che ti permetterà di centralizzare e le memorie di traduzione all’interno della tua azienda, ti forniremo tutte le memorie di traduzione in nostro possesso insieme alle competenze di cui avrai bisogno per farle funzionare al meglio.

Al contrario delle agenzie di traduzioni, che nascondono TM e CAT per non perdere il loro vantaggio competitivo, noi non abbiamo questo timore: i nostri clienti si portano a casa molto di più di un file. Ottengono garanzie di funzionalità, risparmio e trasparenza.

Definiamo e applichiamo la terminologia multilingue per il pannello e il relativo manuale

Purtroppo, rivolgersi a traduttori esperti e specializzati non è sufficiente per evitare malintesi e contestazioni da parte dei clienti utilizzatori. Ci sarà sempre qualcuno che affermerà che “il pannello è tradotto con Google translate”. Ma neanche le agenzie di traduzioni più spavalde oserebbero tanto.

Dopo anni passati a produrre automazioni industriali in lingua in ogni campo del settore manifatturiero abbiamo finalmente compreso il motivo reale di questo tipo di contestazioni: la terminologia.

In pratica, il vostro cliente si trova di fronte ad un testo che lui stesso avrebbe scritto in modo diverso, utilizzando parole diverse.

Per evitare questo, definiamo in modo chiaro la terminologia multilingua dei componenti del tuo macchinario, in modo che il pannello operatore riporti fedelmente i termini con cui gli utilizzatori stranieri si trovano a proprio agio.

Ma soprattutto definiamo una terminologia apposita per garantire che le scritte del pannello operatore siano riportate fedelmente nel relativo manuale. In questo modo, gli utilizzatori potranno attingere a spiegazioni chiare ed esaustive sul funzionamento dell’interfaccia HMI.

Garantiamo l’assenza di traduzioni automatiche in ogni passaggio

Le traduzioni automatiche sono una tecnologia potente, delicata e complicata. Da una parte possono velocizzare e far risparmiare, dall’altra possono provocare ingenti danni.

La localizzazione dei pannelli operatore HMI è uno dei pochi casi in cui, anche se siamo in grado di definire e rispettare la terminologia dei componenti in modo coerente, le traduzioni automatiche sono assolutamente inadatte anche solo a produrre un draft su cui lavorare.

Per questo noi non solo scoraggiamo, ma impediamo ai nostri traduttori specializzati in automazione industriale di utilizzare qualunque strumento di traduzione automatica, ed effettuiamo tutti i controlli necessari affinché questo non accada.

Il traduttore riprogetta l’automazione nella lingua dei tuoi clienti

I nostri traduttori sono la nostra forza. Nessuno di loro lavora in sede con noi, ma è come se fossero parte della nostra azienda. Per selezionarli, abbiamo fatto test e colloqui come se dovessimo assumerli. Niente turismo, moda, finanza e quant’altro. Masticano solo pane e automazione da mattina a sera. Possiedono le nostre tecnologie e condividono i nostri metodi.

Il traduttore di HMI deve fare un lavoro completamente diverso rispetto a quando traduce manuali tecnici, schemi, schede di prodotto o ricambi.

Deve immaginarsi tutte le funzionalità e scrivere tutti i parametri da 0 come se stesse progettando lui stesso l’automazione, direttamente nella propria lingua, che è quella degli utilizzatori dei tuoi macchinari.

Per questo motivo i tuoi clienti si troveranno particolarmente a proprio agio nell’utilizzare HMI localizzati da noi.

Ti forniamo file di interscambio esattamente come se li aspettano softwaristi e collaudatori

Verifichiamo ogni traduzione per garantire che la lunghezza di ogni stringa sia idonea allo spazio disponibile.

In questo modo, una volta reimportati i file di interscambio, il software del pannello HMI genera schermate facilmente navigabili e comprensibili anche nella lingua degli utilizzatori.

Per ulteriore sicurezza, eseguiamo un test funzionale del pannello operatore verificando direttamente le schermate in lingua. E se riscontriamo che alcune funzioni risultano poco chiare e comprensibili nel layout della pagina, modifichiamo i testi direttamente nel file di interscambio.

In questo modo, il collaudatore e il softwarista non sono costretti a modificare manualmente i campi, con il rischio di commettere errori e imprecisioni in una lingua che non padroneggiano.

Al contrario, sarà sufficiente reimportare i file di interscambio e il software del pannello eseguirà in modo automatico tutti gli adattamenti. A questo punto, le schermate saranno ottimizzate anche nella lingua degli utilizzatori. E in fase di consegna al tuo cliente non ci saranno sorprese.

Traduciamo il manuale dell’automazione in modo che documenti l’effettiva HMI in lingua

Se l’interfaccia HMI e il manuale del pannello vengono tradotti con due processi separati e indipendenti, o peggio ancora da fornitori diversi, non puoi sperare di ottenere un’interfaccia funzionale e ben documentata nella lingua del tuo cliente.

Intanto che localizziamo l’automazione, creiamo una memoria di traduzione di tutte le stringhe del pannello e la sfruttiamo come risorsa terminologica per la traduzione del manuale del pannello stesso.

Inseriamo le schermate in lingua esportate dal pannello stesso e ne verifichiamo la rispondenza con il testo delle istruzioni.

In questo modo possiamo garantire che la versione in lingua del manuale riporti e richiami gli stessi termini effettivamente visualizzati nella versione in lingua del pannello.

E così il manuale in lingua è utile ai tuoi clienti e sicuro per la tua azienda.

Se vuoi toccare con mano i risultati del nostro metodo beDigital® per la localizzazione HMI, prenota una call alla prima data disponibile. Otterrai una dimostrazione pratica da un nostro e un preventivo per la prima collaborazione.

Le testimonianze di alcuni nostri clienti

Leggi le testimonianze di costruttori ed esportatori di macchine e impianti, che hanno deciso di affidarsi al nostro metodo beDigital® per la localizzazione dei pannelli operatore HMI.

Localizza HMI e Interfacce Operatore in Modo Corretto

Se hai già chi ti fornisce HMI e pannelli operatore in lingua, puoi sfruttare tutte le informazioni che hai appena acquisito per valutare il livello del servizio che ottieni.

Ti basterà rispondere in tutta onestà alle seguenti domande sul tuo fornitore abituale:

  • Sei sicuro che abbia escluso categoricamente le traduzioni automatiche anche solo in fase di pre-processamento dei testi?
  • Ti ha mai spiegato il meccanismo di funzionamento del CAT-Tools che utilizza? Ti presenta i risultati del recupero del testo tradotto sulla base delle TM in suo possesso per ogni preventivo?
  • Genera il preventivo sulla base di un processo chiaro e condiviso che comprenda tutti i passaggi?
  • Ha specifiche competenze sulla terminologia, la tecnologia e il linguaggio specifici dell’industria manifatturiera e in particolare del tuo settore?
  • Definisce e garantisce una terminologia univoca e coerente sia per il pannello operatore che per le relative istruzioni?
  • Fornisce i file di interscambio che i softwaristi e collaudatori della tua azienda sono sempre in grado di importare?
  • Verifica che le schermate in lingua siano comprensibili per l’utilizzatore straniero?
  • Verifica che la traduzione del manuale del pannello corrisponda sempre alla visualizzazione effettiva pannello in lingua?

Se la risposta sincera a queste domande è SÌ: complimenti. Hai investito alcuni minuti del tuo tempo nella lettura di questa pagina, e come risultato ti sei convinto di poter contare su un partner affidabile. Il nostro consiglio è di ritenerti fortunato e di tenertelo stretto.

Ma se la risposta ad alcune, o peggio ancora alla maggior parte di queste domande è NO, è il momento buono per guardarti intorno e valutare l’intervento di esperti nella localizzazione dell’automazione industriale.

Fissa una call gratuita per la prima data disponibile. Spiegaci come realizzi i pannelli operatore HMI dei tuoi macchinari per i tuoi clienti all’estero. Un nostro tecnico esperto ti illustrerà il nostro metodo beDigital®.